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Nella guida di oggi andiamo ad analizzare la possibilità di correre con i pesi, scoprendo quali sono le zavorre disponibili per chi intende farlo.
Naturalmente studieremo anche i vantaggi e gli svantaggi di questa soluzione, così da capire se è consigliabile utilizzare questi strumenti.
Quali Pesi Utilizzare per Correre
Le soluzioni sono sostanzialmente tre, cioè i pesi per i polsi, quelli per le caviglie e i giubbotti con zavorra.
Prima di analizzare questi attrezzi, però, è il caso di capire a cosa dovrebbero servire i pesi, quando applicati ad un’attività come la corsa.
La risposta a dire il vero è piuttosto semplice, dato che aumentare il peso corporeo significa mettere sotto maggiore sforzo i muscoli. Di conseguenza, il carico aggiuntivo dovrebbe servire proprio per potenziare la muscolatura di gambe, braccia, pettorali e via discorrendo.
Polsiere con pesi
Quando si parla di pesi applicati ai polsi, si fa sempre riferimento alle polsiere, le quali possono ovviamente avere un peso che varia a seconda delle scelte del runner. Queste polsiere rinforzate possono infatti pesare da 500 grammi fino a 2 chilogrammi in media, ma è possibile reperire dei modelli con un peso superiore.
Hanno lo scopo di andare a rinforzare la muscolatura delle braccia e del petto, sfruttando il movimento oscillatorio che compiamo durante la corsa, ed effettivamente ci riescono.
Di contro, non è un sistema sicuro per ottenere questo risultato, perché non è mai saggio sovraccaricare i muscoli in questa maniera. In secondo luogo, le polsiere rinforzate vanno a stressare le articolazioni e i tendini, con il rischio di farsi seriamente male.
Il nostro parere finale è che è meglio evitare di correre questi pericoli, dato che conviene piuttosto eseguire degli esercizi mirati per rinforzare braccia e petto.
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Cavigliere con pesi
Per le cavigliere con i pesi vale bene o male lo stesso discorso visto per le polsiere. Anzi, è possibile dire che i pesi alle caviglie sono potenzialmente più deleteri, perché si parla di articolazioni molto sensibili. Visto che il running espone naturalmente il corridore al rischio di slogature, distorsioni e infortuni vari, è sempre il caso di evitare di andare ad alzare questa possibilità.
In conclusione, sia le polsiere che le cavigliere rinforzate non hanno molto senso quando vengono applicate alla corsa, visto che sono decisamente più numerosi gli svantaggi. Soprattutto per gli infortuni al tendine d’Achille, ma anche per la scomodità portata dalla presenza di questi ingombranti accessori.
Considera, infatti, che pesi del genere sbilanciano il runner e potrebbero farlo cadere o inciampare.
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Giubbotto zavorrato
Il giubbotto zavorrato merita una considerazione a parte, visto che non comporta gli stessi rischi dei pesi ai polsi e alle caviglie. Sono infatti diversi i vantaggi che questo accessorio mette a disposizione del runner, evitando però di gravare sulle articolazioni. Ecco una lista delle caratteristiche più importanti dei giubbotti con zavorra.
-Non gravano su articolazioni e tendini Essendo dei veri e propri giubbotti, possiamo indossarli sul corpo, evitando di appesantire i tendini e le articolazioni di caviglie e polsi.
-Distribuiscono in maniera omogenea il peso. Il peso viene distribuito in modo uniforme, il che significa che non va a sbilanciare il runner. Il corridore, infatti, può mantenere il consueto assetto necessario per affrontare questa attività.
Il giubbotto in questione è stato ideato proprio come evoluzione delle opzioni viste poco sopra. Viene utilizzato dai runner che desiderano rinforzare la propria muscolatura, senza per questo essere soggetti a inutili rischi, quindi viene promosso a pieni voti. A patto di utilizzarlo coerentemente con il proprio grado di allenamento, dato che serve resistenza e abilità per indossarlo e correre.
Ultimo aggiornamento 2024-11-21 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
Allenamento con i Pesi e Stimolo Aerobico
Chiaramente non tutti i corridori riescono ad ottenere dei vantaggi dall’utilizzo del giubbotto con zavorra. Per farti un esempio concreto, un runner di resistenza non avrebbe beneficio da questa pratica, perché non ha alcun bisogno di potenziare la propria muscolatura. In teoria l’uso del giubbotto con i pesi dovrebbe consentire al corridore di ottimizzare le proprie prestazioni, per via della potenza acquisita durante questi particolari allenamenti. Sottolineiamo in teoria, perché nella pratica le cose funzionano in maniera diversa.
Nello specifico, non si verifica adattamento fisico quando si indossano i pesi, soprattutto quando interviene lo stimolo aerobico. Durante il running di resistenza, infatti, il corridore raggiunge un certo punto di equilibrio fisico, che può dipendere da diversi fattori. Per esempio dal suo peso, ma anche dal suo grado di allenamento e dalla sua fisionomia. Se questo equilibrio viene spezzato, il fisico rischia di superare i propri limiti, costringendo il runner a fermarsi, o sottoponendolo al pericolo di infortuni e malanni muscolari. Per capire meglio cosa intendiamo, bisogna approfondire il discorso e studiare l’impatto del lattato.
L’acido lattico è il vero responsabile dei limiti derivanti dall’uso di un giubbotto zavorrato. Quando infatti il lattato sale in percentuale e supera una certa soglia, il corpo dell’atleta non può fare altro che rallentare, per via dello scorretto equilibrio aerobico. In ogni caso, non sarà comunque in grado di migliorare la propria andatura, dato che al massimo potrà mantenerla in linea con l’attuale. Risulta essere anche una questione di logica, considerato che il peso maggiore rallenta la fase di corsa, ma la forza utilizzata dal corridore rimarrà la stessa. La forza, infatti, non può essere allenata aggiungendo chili al proprio peso corporeo.
Allenamento con i Pesi e Corsa Anaerobica
Al contrario, l’utilizzo del giubbotto con zavorra ha un suo perché quando si parla di allenamenti anaerobici, come nel caso della corsa sui gradini e degli sprint. In queste situazioni, infatti, affrontare un percorso breve consente al runner di impiegare un quantitativo di forza maggiore, ma senza incorrere nei limiti che emergono sulle lunghe distanze.
Questo perché si verifica comunque l’acidosi lattica, prima del previsto, ma il muscolo nel mentre prosegue con il proprio lavoro. Il velocista, di conseguenza, potrà effettivamente trarre dei vantaggi dalla corsa con i pesi.
Conclusioni
C’è un altro caso che dobbiamo trattare, e riguarda l’uso dei giubbotti con zavorra nelle situazioni che richiedono lo svolgimento di esercizi per la riabilitazione successiva a infortunio. Il motivo è da individuare nel fatto che il peso maggiore consente di aumentare, in maniera graduale, il carico di lavoro e dunque lo sforzo speso.
Finora abbiamo compreso che al corridore di resistenza non conviene sfruttare i pesi, che invece risultano utili sia per i velocisti che per chi sta affrontando la riabilitazione. Di contro, indossare le zavorre ha un suo perché anche quando si parla di esercizi per il potenziamento statico, come nel caso del molleggio sui gradini.
Concludendo, ci sono dei casi per i quali l’impiego del giubbotto con i pesi può dare dei vantaggi reali. In ogni caso, è meglio limitarsi all’uso di questo accessorio, evitando sia le cavigliere che le polsiere con zavorra, per via del rischio infortuni.